venerdì 6 settembre 2013

cose da vivere: non sapevo di non essere incinta

Avvertenze alla lettura: la protagonista della storia non sono io, non è ne una mia amica ne una mia collega in possesso di un account sui social network
Mamma, non preoccuparti :)

Sei sposata, da un po', sei attorniata da donne che parlano di sesso ( si, avete capito bene, le donne parlano di sesso), con tuo marito tutto ok, ma tutto quel parlare ti ha acceso una voglia.... diversa ( tipo jessica di viaggi di nozze: "o famo strano?) una voglia incredibbile di fare sesso.
Diciamo che la tua conoscenza di anticoncezionali li per li è un po' arrugginita e presi dalla passione non è che ci state proprio li a pensare.
Fino a qui tutto bene.
Fino a quando non realizzi di essere in ritardo...quel tipo di ritardo...ricostruisci l'ultimo mese e...PANICO.

Normalmente una donna in età fertile incorre in un ritardo per vari motivi oltre a quello di essere incinta:
- stress
- dimagrimento troppo veloce
- premenopausa
- caldo
- cambio di stile di vita ( tipo in vacanza)
-laqualunque

quindi potete capire che la mancanza del ciclo mestruale non rappresenta  una condizione sine qua non per diagnosticare una gravidanza.
A questo punto una persona razionale andrebbe immediatamente a comprare un test di gravidanza per togliersi almeno in parte il dubbio.
La maggior parte delle donne non lo fa subito #sapevatelo
Aspetta.
Aspetta e si osserva, ausculta, cerca indizzi.
- oddio ho gli occhi a pesce lesso ( ???) sono incinta
- oddio sento le bolle nello stomaco ( magari sono coliche nervose) sono incinta
- oddio non riesco a bere il caffe (malattie psicosomatiche) sono incinta
- oddio mi sento gonfia( mangiato troppo?) sono incinta

I giorni passano e l'ansia si trasforma in angoscia....( warning: stiamo parlando di una persona che ha già dei figli e che al momento non ne vorrebbe) accompagnata dal dubbio compro o non compro il test.

Qui arrivo io, cuor di leone (ahahahaha), prendo la situazione in mano e mi offro come lettrice ufficiale del risultato del test.
Ieri, come deciso di comune accordo, era il D day.
Arrivo e la mia amica era così impaurita che neanche voleva avvicinarsi alla farmacia...mi metto nei suoi panni, se fossi entrata in farmacia a San polo city chiedendo un test di gravidanza penso che anche i muri ne avrebbero parlato.
Così, forte ( seh forte) della mia estraneità al luogo sono entrata con il cuore in gola dentro la farmacia, mi avvicino al banco e con un filo di voce chiedo un test di gravidanza.....vi ricorda per caso qualcuno?


A questo punto la commessa sfoderando tutta la sua professionalità mi chiede:
- singolo o multiplo? ( chenneso)
- con le bande o con la scritta? ( chenneso alla seconda)
- ti ho dato il clearblue va bene? ( chennesooooooo )
Mai acquisto fu più difficile....non esistono dei distributori automatici come per i preservativi???
Me ne esco pezzata e rossa in faccia...O_o
Bene, a questo punto, gina+gina leggono tuuuuuuuuutte le istruzioni per l'uso perchè, mannaggia a me, bisognava andare a colpo sicuro visto che il test era singolo. Ci mettiamo solo una decina di minuti per deciderci ad affrontare la cosa.
Immergiamo il test tenendoci per mano e poi da qui partono i 3 minuti più lunghi della mia vita, durante la quale sul display lampeggia la clessidra e noi continuiamo a riguardare le istruzioni per capire se ci era sfuggito qualcosa..
Il verdetto lo leggete nel titolo....

Dopo quest'esperienza mistica sono giunta  a delle conclusioni:
1) mai mandare una donna in sindrome premestruale (presa dalla paranoia) a comprare un test di gravidanza..potrebbe uccidere la commessa
2) se dovete fare il test scegliete l'opzione b, che centrare lo stick mentre la fai è una manovra da esperte
3) ricordate in ogni caso che comunque vada sarà un successo ;)

kisskiss
feltrinelly

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